Berlin, 2012-04-27
Finchè sono i giornalacci di boulevard in Germania a mettere Martin in copertina con tanto di capelli lunghi e apparenza rockettara è abbastanza ovvio a chiunque che la testata sul confronto dell'ascesa dei Pirati al partito dei nazisti negli anni trenta è una scemenza scappata ad un giovane politico inesperto, non l'espressione di uno che dopo intensa attività nella sinistra politica della propria università di colpo esporrebbe una segreta passione per il Führer.
Ma questo blog non tratta della svista di Martin, che sinceramente non vale neanche la pena di riportare, ma piuttosto del Fatto Quotidiano che detiene una certa responsabilità nel presentare i fatti di altri paesi in un modo equo, visto che i lettori italiani in genere non hanno come me la possibilità di vedere la cosa da una prospettiva Berlinese.
Il Piratenpartei già nel 2009 ha dimostrato una crescita più rapida dei verdi a loro tempo negli anni ottanta. Ora, nel giro di pochi mesi, ha raccolto le speranze del 13% della popolazione, posizionandolo nei sondaggi secondo solo ai due partiti popolari. I pirati stanno per fare concorrenza non ai partiti piccoli, ma a quelli dominanti.
Non esiste neanche più l'elettore cliché, il giovane nerd del computer. I sondaggi indicano che quel 13% della popolazione attraversa tutte le età e tutti i ceti sociali. Tutti sono stanchi della vecchia politica, tutti votano protesta.
Ma potrebbe un movimento raccogliere la rabbia contro i partiti esistenti senza propri contenuti, senza propria identità, senza qualcosa di assolutamente nuovo? Perchè di partiti e movimenti che hanno semplicemente criticato gli esistenti ce ne sono e ce ne sono stati sempre. Mai hanno riscosso un tale successo.
La verità è che questi elettori scelgono la speranza, perchè hanno in gran parte capito che la partecipazione nel Partito Pirata esiste veramente.
Basta applicare logica per comprendere che gli opponenti politici si stanno arrampicando sui muri ed i media fanno a gara a seguirli. In Italia addirittura sbagliano a scrivere NSDAP e mentre Linkiesta furbamente ha corretto l'errore nel FQ ancora si legge "NSPD," evidenziando la traccia del copy & paste nelle redazioni italiane.
E allora entriamo nei dettagli, visto che l'unica informazione corretta nell'articolo di Federico Mello è l'intenzione dei Pirati di legalizzare le droghe in modo che gli utenti e dipendenti le comprino in farmacia piuttosto che al mercato nero, e in questo ricevano droghe di qualità sicura accompagnate da consulenza professionale. Tanto è inutile tentare di vietarglielo. In Portogallo questa politica ha portato ad una forte riduzione del consumo.
Anche i Pirati rifiutano i delegati, non hanno aspettato che arrivasse Beppe Grillo a dirglielo — anzi, hanno iniziato prima loro. Non a caso alla fondazione del MoVimento c'era come ospite d'onore il fondatore dei Pirati. I delegati esistono solo in forma virtuale nel Liquid Feedback, uno strumento democratico che realizza un parlamento legislativo virtuale via Internet con un geniale compromesso tra l'irrealizzabile democrazia diretta perfetta e la democrazia rappresentativa, senza mai perdere il controllo del proprio voto.
"La ricetta di questo boom è semplice." Ma veramente, Federico? Pensi di avere capito la magia pirata? Potresti essere di grande aiuto a tutti i spin doctors tedeschi che si stanno strappando gli ultimi capelli in testa a causa di questo fenomeno pirata. La ricetta per arrivare al 13% dei consensi non è mai semplice.
Il Piratenpartei ha programmi politici a palate. In quasi ogni regione e specialmente a livello federale. Trattano spesso dei valori core del movimento — i diritti civili, la trasparenza, la partecipazione politica. Ma anche dell'educazione, l'ambiente, la giustizia, l'equalità dei generi, i diritti dei migranti, la riforma dei diritti d'autore necessaria per fermare la criminalizzazione di tutta una generazione e la sana applicazione delle tecnologie che i politicanti tradizionali non comprendono o non vogliono comprendere.
Mentre l'economia aspetta ancora che i Piraten si decidano tra una ventina di proposte sviluppate in Liquid Feedback, ci sono proposte visionarie sul lavoro e il sistema sociale col potenziale di creare un mondo migliore per tutti, dovessero riuscire — per ora in Germania, ma il virus pirata nei pochi mesi dal successo di Berlino ha già conquistato seggi in Austria e Spagna.
Passiamo oltre i "Pirataten." Presumo si tratti di "Piraten" che hanno mangiato troppe pataten. Arriviamo ai "trasporti pubblici per gli studenti" che già esistono nella maggioranza delle regioni. La traduzione corretta sarebbe che i Piraten propongono la flatrate ai trasporti pubblici per incentivarne l'uso. A Berlino i biglietti del bus costano 2 euro e 10 e nonostante l'alto prezzo il comune finanzia il 60% dei trasporti pubblici. Un cambiamento di strategia potrebbe ridurre drammaticamente l'uso delle automobili.Arriviamo al "salario minimo universale." Qui si vede che ha fallito Google Translate, perchè il reddito di esistenza non è un salario. Comunque i Pirati stanno solo chiedendo che il governo faccia dei seri tentativi a calcolarne la fattibilità, visto che modelli credibili esistono. Intanto gli altri partiti proclamano la infinanziabilità a priori, senza neanche leggere quattro righe in merito.
"L'antipatia di molti artisti (favorevoli al copyright)" da dove proviene, da un comunicato stampa dell'industria fonografica? C'è più disponibilità alla riforma del copyright in realtà. Gli artisti ai quali conviene l'attuale legislazione, sono il mero 2%.
Il bello della programmatica pirata è che è stata scritta in modo orizzontale da migliaia di semplici membri di partito. Le facce in TV e nei parlamenti sono solo esecutori dell'incarico. Questa potrebbe essere la novità che sta elettrizzando il popolo tedesco.
Concludiamo il discorso con la "formazione a stragrande maggioranza maschile" come tutti gli altri partiti. Una quota del 15% di femmine è abbastanza normale — almeno pare che siano 15% alle assemblee. Quante siano in totale i Piraten non lo sanno perchè secondo il principio di parsimonia dei dati raccolti nel modulo d'iscrizione non chiedono il genere, sesso od orientamento sessuale del nuovo Pirata.
Spero di avere reso l'idea che il movimento pirata è molto ma molto da prendere sul serio ed è meglio informarsi direttamente che via i media che copiano da chi già non ha capito niente.
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